La Camera dei Deputati ha dato il via libera unanime al disegno di legge sui conti correnti, un provvedimento atteso che ora passerà al vaglio del Senato. Il ddl interviene su due proposte legislative riguardanti l’obbligo per le banche di offrire un conto corrente a chiunque ne faccia richiesta e limita fortemente la possibilità per gli istituti di credito di recedere unilateralmente dal contratto, salvo casi gravi come sospetti di riciclaggio o terrorismo.
Il cuore della riforma è la tutela di un diritto considerato sempre più essenziale nella quotidianità: l’accesso a un conto corrente. Il provvedimento nasce infatti sulla scia delle proteste di molti cittadini che si sono visti chiudere il conto, spesso senza spiegazioni e nonostante saldi attivi.
Positivo il commento di Cristina Cafferata, Presidente Nazionale della Lega Consumatori, che definisce l’approvazione della Camera “un passo avanti verso una maggiore equità e tutela dei diritti delle persone”. “L’impossibilità di avere un conto corrente – spiega – significa restare esclusi da servizi fondamentali come l’accredito dello stipendio o la domiciliazione delle utenze. A fine 2024, i conti correnti in Italia hanno superato quota 40 milioni, con una crescita del 13% rispetto al 2019. Oggi i costi di gestione sono spesso elevati e poco trasparenti e il rischio è che le nuove norme si traducano in ulteriori aggravi per i clienti. È fondamentale che le autorità vigilino affinché gli istituti non scarichino i nuovi obblighi sugli utenti finali. Nonostante le lotte degli ultimi anni siamo ancora lontani dal rispetto degli standard minimi di tutela per i cittadini”.
Il disegno di legge segna un punto di svolta nei rapporti tra cittadini e banche, introducendo garanzie concrete contro pratiche discriminatorie e rafforzando il diritto all’inclusione finanziaria. Ora la parola passa al Senato per il via libera definitivo.
CAFFERATA: (Lega Consumatori): “Passo avanti importante, ma occhi aperti sui costi”

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